Sunday, April 01, 2007
Il bambino ama la madre perchè da lui riceve nutrimento e "calore affettivo" ( senso di protezione); ma al contempo la odia proprio perchè per gli stessi motivi ne deve dipendere. Quindi, si prodiga per possederla, farla sua, ma in ciò fallisce costantemente. La madre potrebbe essere sostituita dalla ragazza , o da qualsiasi altra cosa percepita come oggetto di soddisfacimento di bisogni in noi intensi. Ma è solo questo l'amore? Forse si, prevalentemente. Talvolta diviene impossibile riconoscere quanto ci sia di vero in affermazioni come quelle citate sopra. Sembra troppo artificioso ricorrere a quel modello, piuttosto che ad un altro ( per approfondimenti vedi post passati di Checco) . E' vero, in questo modo capisci finalmente cosa ti sta accadendo, o almeno così può sembrarti, ma, al contempo, forse perdi il gusto della sfida. Sfida con il senso con la logica, con la nostra stessa ossessione dell'avere tutto a posto. E' un pò come sedersi su di un trono di cristallo: ti da la sensazione di esserti finalmente innalzato a delle vette che avevi rimosso dalla tua coscienza; ma il gelo che inevitabilmente, ma senza fretta, si addentra nel tuo corpo, ti invita a scendere, ancora una volta, nel caldo folklore dei nostri giorni caotici. Ti invita a diventare stupidaggine, spontaneità, a potere essere quello che si considera meno desiderabile, ma che fa pur parte di noi stessi, e nessuno mai ce lo potrà togliere.